Recensione: Il Discepolo

discepolo“Una notte, curiosando nella biblioteca del padre, una ragazza fa una strana scoperta: un fascio di vecchie lettere indirizzate “Al mio caro e sfortunato successore”. E, accanto alle lettere, un libro ancora più strano, dalle pagine completamente bianche eccetto quelle centrali, raffiguranti un drago e la scritta “Drakulya”. Quel libro è la chiave d’accesso a un mistero – e a un orrore – sepolti nelle profondità della storia. Nei secoli, generazioni di studiosi hanno tentato di decifrarne l’enigma. E di scoprire la verità sul conte Vlad III detto l’Impalatore, principe nella Valacchia medioevale, paladino della Cristianità contro le orde degli invasori ottomani. Ora tocca alla giovane proseguire la ricerca…”

Questo è un romanzo strano. Nella quarta di copertina c’è scritto “Tra Dracula e Il Codice da Vinci”. Il che è vero per certi versi, ma non del tutto corretto. Il protagonista è certamente il celebre vampiro, la ricerca della sua tomba in particolar modo, ma c’è tanto altro ancora. “Il Discepolo” è un libro per chi ama i libri. Per 3/4 si compone di citazioni, di ricerche in biblioteca; l’autrice è talmente brava che sembra quasi di sentire l’odore delle pergamene secolari, di toccarle, di posare gli occhi sulle eleganti vergature medievali.  Lo stile quindi è il punto di forza del romanzo; Elizabeth Kostova lo ha curato in dettaglio, come sempre accade nei “romanzi storici”. Infatti, sebbene il fulcro della storia sia interessante, si procede con lentezza. Una lentezza appena percepibile però, proprio grazie alla scrittura di cui sopra.

Il protagonista è sicuramente il padre della ragazza e non la ragazza. La giovane è il filo conduttore, l’elemento che collega i tanti pezzi sparsi per la storia. Si comincia dalle lettere del professor Rossi, sino ad arrivare al resoconto di Helen e del suo futuro marito. I viaggi sono tantissimi e tantissime sono le sensazioni che evocano. Durante la lettura mi è parso di camminare tra le montagne della Transilvania, tra le colline della Bulgaria; ho visitato i monasteri di Istanbul e le preziose biblioteche di Amsterdam e Roma. Un percorso stupendo, che scivola via senza annoiare. Cosa veramente rara, specie in questo genere di romanzi.

La figura di Dracula poi, è davvero stupefacente. L’autrice la reinventa in modo impeccabile; all’inizio si preoccupa di sottolineare la brutalità di Vlad l’impalatore, attraverso la sua biografia, poi il suo lato romantico. Ma non romantico alla “Twilight”, come la quarta di copertina sembra suggerire. Il vero amore, presente nel romanzo, è quello per i libri, per la cultura. Un amore che va al di là del tempo e al di là dello spazio.

E’ difficile parlare bene di questo romanzo senza entrare nei dettagli, ma non voglio rovinarvi la lettura. Mi limiterò quindi a consigliarvi “Il Discepolo”, anche se potrebbe intimidire viste le dimensioni; però credetemi quando vi dico, per l’ennesima volta, che la storia scorre senza intoppi, senza mai annoiare.

PS: L’unico voto negativo è per la casa editrice. Il titolo originale del libro è “The Historian”, che è poi la chiave dell’intera vicenda. Possibile che dobbiamo sempre rovinare ogni cosa?

Voto: 9/10

16 Comments

  1. Bella recensione, ho fatto bene a comprarlo.
    Questa cosa dei titoli tradotti a cavolo è una delle cose che più mi fa arrabbiare nel campo editoriale italiano. A breve finirò di scrivere un articolo in proposito. a trovo una cosa allucinante, guarda l’ultimo libro della Rice. Quanto sarebbe stato più bello ‘Il cantico del sangue’ anziché quel banalissimo ‘Blood’!

  2. Marco, con me sfondi una porta aperta! XD
    Ma al di là del titolo osceno, hai notato la copertina simil Twilight?! Voglio dire, la Meyer è una puzzetta vicino ad Anne Rice! Dovrebbe essere lei a copiare le copertine della Regina e non viceversa!

  3. Mi sto ripetendo con le mani alle orecchie e dondolando: “Quel che conta è il testo, quel che conta è il testo, quel che conta…”

  4. Siamo in due! XD

    Però anche l’occhio vuole la sua parte 🙁 E dire che le cover della Rice sono sempre suggestive, dei capolavori! Speriamo che almeno il testo sia stato tradotto decentemente!

  5. Salve! Il libro sembra interessante, quindi mi sono tirato giù il titolo e magari lo leggerò (quando e se mai finirò quelli che ho a prender polvere sulla scrivania … ). Il fine (perchè io ho sempre un doppio fine personale…) è, invece, chiederti di illuminarmi. La mia compagna di classe Twilight-maniaca sta per compiere gli anni. La mia idea era di regalarle un libro della Rice, visto che ne parli così bene … Ho fatto qualche iricerca su Internet cercando di capire quale fosse il primo libro (pensavo fossero in serie, ma nn ne sono più tanto convinto 🙁 ) … o trovato solo alcune notizie (piuttosto ambigue) sulla biessualità dei suoi molti personaggi … Allora mi sono detto, non è che Centi può aiutarmi? E allora eccomi qui a chiederti se mi puoi venire incontro (sono in ginocchio) … Che libro dovrei regalare alla mia compagna di classe? Grazie, se sarai così gentile da rispondermi (ma so che lo farai … nn vorrai mica che il Boia del tuo esercito dia le dimissioni, vero?)

  6. Eccomi qua!
    Allora, di romanzi sui vampiri ce ne sono a bizzeffe. Alla tua amica però piace Twilight, quindi direi di escludere Anne Rice (il suo primo romanzo è “Intervista col Vampiro”; trovi un articolo completo qua: http://www.lucacenti.it/recensione-anne-rice-tutti-i-romanzi/ ).
    Prova con “Il Diario del Vampiro”. E’ una serie di 6 romanzi – in corso – dai titoli:

    1. Il risveglio
    2. La lotta
    3. La furia
    4. La messa nera
    5. Il ritorno
    6. Scende la notte

    A me personalmente non stanno piacendo tantissimo, ma se ho capito i gusti della tua amica, dovresti andare sul sicuro! 😉

  7. Salve!
    Grazie mille! Cmq credo che mi butterò sul primo volume della Rice, visto che la serie “il Diario del Vampiro” dovrebbe averla già letta (nn so se li ha letti tutti)…
    E comunque, credo sia ora di abbandonare Twilight … Anche se a dire la verità la capisco poco (per fare un esempio, io nn rileggerei mai i 4 libri dellla meyer, lei sa dei frammenti a memoria …)
    Grazie ancora!

  8. Dici? A dire la verità, non posso esprimermi vista la mia totale ignoranza in campo “Rice”… cmq ho dato un’occhiata a quella serie di recensioni sui suoi libri e devo dire che la serie sulle streghe mi affascina … magari anche la leggerò, appena avrò finito i miei libri “arretrati” … e devo finire anche “la trilogia di Bartimeus”, che ho scoperto avere su di me un effetto “valeriana” straordinario… Il primo libro su cui mi addormento, ma forse sarà la stanchezza del periodo … mi auguro…

  9. Bartimeus ti annoia? Non ci credo! Io ho adorato quella trilogia, è stupenda! Secondo me l’effetto valeriana è dovuto alla stanchezza =P

    PS: Della Rice bisogna leggere sia la trilogia delle streghe Mayfair che i 12 volumi delle Cronache e Nuove Cronache dei vampiri. Questo perché ci sono, specie verso la fine, dei crossover tra i personaggi delle varie saghe. ^^

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