Recensione: Il Destino di Adhara, Leggende del Mondo Emerso

adharaAdhara si risveglia in un prato. Non ricorda come è arrivata in quel luogo, non riesce neppure a ricostruire in quale luogo si trovi, ma soprattutto non ricorda chi è. Muovendosi in un mondo che le è completamente sconosciuto, pian piano scopre di avere una serie di inquietanti capacità, mentre incontra AmhaI, un giovane apprendista Cavaliere di Drago dall’animo tormentato che è pronto ad aiutarla a riscoprire se stessa. Ma sul Mondo Emerso, che da cinquant’anni vive un periodo di pace e prosperità, incombe una nuova, oscura minaccia, proveniente da un passato remoto e dimenticato. Il destino di AmhaI e Adhara e di vecchie e nuove conoscenze si legherà sempre più strettamente alle forze occulte che stanno cercando di trascinare nuovamente.”

Bando alle ciance. Chi mi conosce sa che sono imparziale nelle mie recensioni; se un libro è interessante non ho problemi ad ammetterlo, ma se è banale sono impietoso. In questo caso però sono combattuto. In qualche modo sono legato a Licia Troisi; ho letto la sua prima trilogia in uno dei momenti più belli della mia vita e ho divorato le Guerre (a parer mio la serie più accattivante) nel periodo dell’anno che adoro, natale dello scorso anno. Però devo anche essere onesto. Sebbene in linea di massima questo primo romanzo delle “Leggende del Mondo Emerso” mi sia piaciuto, ha molte pecche. Alcune sono dettate da un parere personale, altre francamente oggettive. Prima di tutto la protagonista, e questo è un problema mio, soggettivo: non ha carattere, non ha letteralmente memoria. E’ stata una scelta rischiosa non riuscita del tutto, una donna anonima con impulsi contrastanti alla ricerca della sua vera natura. Si discosta enormemente da Dubhe e Nihal, e forse proprio per questo stenta a coinvolgere il lettore. Non si può dire la stessa cosa del comprimario, Amhal, ahimè visto semplicemente in funzione di Adhara (io gli avrei dato molto più spazio!). Amhal per certi versi è interessante, un carattere particolare, per altri un’accozzaglia di cose già viste: lotta con la Furia che è in lui (la Bestia di Dubhe vi dice qualcosa?) e nella sua infanzia ha ucciso un compagno di giochi (l’infanzia di Dubhe vi dice qualcosa?). Per il resto la trama stenta a decollare (come è giusto che sia essendo questo il primo volume di una serie) ma la Troisi è brava a mascherare la cosa. Intreccia molte linee narrative, tanti piccoli episodi che presi singolarmente sarebbero di una noia mortale e li condisce qua e là con elementi misteriosi che tengono viva l’attenzione del lettore (i discorsi sui Risveglianti e sull’uomo in nero di cui evito di dire il nome per evitare spoiler).
La rivelazione sul Marvash non giunge inaspettata, così come la verità sull’origine di Adhara. Sfido chiunque a dire che non si era capito dopo le prime cento pagine. Gli ultimi capitoli sono la parte più bella del romanzo, una Troisi in piena forma e perfettamente a suo agio nel descrivere combattimenti e, soprattutto, stati d’animo. Scelta azzeccata quella di reintrodurre i personaggi del passato, di trasformarli in virtù dello scorrere del tempo, ma ai miei occhi la cosa è apparsa forse un po’ troppo grottesca. Capisco che 50 anni si facciano sentire, ma ‘questa botta di real life’ che raggiunge l’apice con l’infermità di Neor è davvero molto spiazzante. Il realismo entra appunto nel Mondo Emerso, anche se vi era annidato sin dai primi romanzi. Qui si alza finalmente in piedi e rivendica a gran voce la sua esistenza; c’è a chi piace e chi invece tornerebbe volentieri indietro di 50 anni, per rileggere le storie di quella tormentata ladra in lotta con se stessa.

Il mio voto per questo romanzo è indubbiamente positivo. Lo stile è incisivo, la narrazione accattivante, ma la storia decolla troppo in là. Sembrava di leggere il classico ‘libro di mezzo delle trilogie’, quello in cui non accade quasi nulla di interessante e che prepara al capitolo finale (ben rappresentato dalle ‘Due Guerriere‘). Speriamo che il seguito esca in fretta!

Voto: 7/10

8 Comments

  1. Quoto tutto. Sebbene sia stata una lettura interessante, devo ammettere che la Troisi ha scritto di meglio.
    P.S. Ho appena visto la copertina del tuo romanzo…

  2. Non l’ho ancora letto e al momento non sono interessata a farlo. Terrò MOLTO in considerazione la tua rece, ovviamente.
    Di norma leggo sempre i nuovi libri della Troisi ma quando, per l’ennesima volta, è saltata fuori la protagonista al femminile di spada munita, in un mondo agitato da forze oscure, m’è passata la voglia. 🙁

  3. @Crikket: Ah! Che te ne pare? =)
    @Mirty: come biasimarti? Anch’io ho avuto la stessa impressione iniziale, ma per fortuna è stata – in parte – smentita. Diciamo che la copertina inganna, non è proprio così che stanno le cose =P

  4. Leggi prima i romanzi, assolutamente 😉
    Tra l’altro la prima trilogia si trova in versione unica da venti euro e a breve uscirà nello stesso formato anche la seconda! Momento perfetto per iniziare a leggere Licia Troisi ^__^

  5. Meraviglioso!! *___*
    Allora non dovrò donare il sangue per completare la serie, che sollievo!!! XD

  6. ho finito di leggere questo libro oggi dopo 4 giorni! non è di certo stato entusiasmante quanto le guerre del mondo emerso o le cronache ma posso dire che mi è piaciuto comunque molto ! anche un po perché io prediligo Dubhe ^^ !
    ogni libro delle guerre/cronache del mondo emerso me lo sono divorato in due giorni!
    e c’è anche da dire che Adhara non è un personaggio con un carattere travolgente ,insomma come Nihal o Dubhe; ma questa sua innocenza ,dovuta un po al fatto che non si ricordasse nulla,mi è piaciuta! era qualcosa di diverso che non avevo mai visto negli altri personaggi!
    comunque ho visto la Licia Troisi che mi piaceva davvero, solo negli ultimi capitoli! c’ era + trasporto più particolari e più combattimenti 😀

  7. Concordo! Ho adorato le Guerre del Mondo Emerso e sono rimasto sorpreso da questo nuovo romanzo. Sono riuscito ad apprezzarlo e a rivalutarlo solo verso la fine =)

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