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Il post precedente mi ha fatto riflettere. Mentre lo scrivevo molte cose hanno acquistato un senso, mi sono reso conto di quanto è cambiato questo “posto”. Quando ho aperto il blog, speravo di poter parlare di tutto e di niente, di mostrare quella che è la mia vita, quelli che sono i miei pensieri. Non avevo calcolato i limiti. Non sono più un nickname, ma una persona in carne ed ossa, una persona che non può e non deve nascondersi dietro l’anonimato. Tante volte avevo voglia di parlare dei romanzi che non mi sono piaciuti e dell’ipocrisia di un determinato ambiente, ma non ci sono mai riuscito.

Perché non sono più, appunto, solo un nickname.

Un’arma a doppio taglio, che devo imparare a usare. Inserire dei filtri nei miei post è da escludere, ne snaturerei il senso, il messaggio di fondo. Ma questo messaggio non è stato già corrotto dalle mezze verità? Forse sì, forse no, forse non del tutto.

La settimana prossima mi attiveranno la connessione internet. Approfitto quindi di questi giorni di “assenza” per riflettere, per trovare una risposta. Se avrò fortuna vi ammorberò con le mie ultime letture e con gli ultimi film che ho visto (fantasy e non). Altrimenti… be’, non so ancora qual è l’altro lato della medaglia. Di sicuro qualcosa di poco piacevole e necessario.

Ciò a cui tengo è la trasparenza. E sento che negli ultimi tempi è venuta a mancare.

11 Comments

  1. @Lothar: bellissime parole, davvero. Non posso che sottoscriverle una per una. Cercherò sempre di essere coerente, nei limiti del possibile, ma soprattutto eviterò di essere falso. Meglio tacere piuttosto che andare contro se stessi e i propri valori =)

    @iri: un blog anomalo direi! XD Quasi quasi lo rendo a numero chiuso, tipo massoneria!

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