Il Cartello Telecom

Ebbene sì, ho trovato la mia – seconda – vocazione: post di denuncia. Contro il “cartello Telecom” ovviamente. Il fatto è che la situazione in cui mi trovo ha dell’incredibile e sono certo che anche altri si siano trovati – o si trovano tuttora – nella mia situazione. Un post serio dunque, di quelli che non ho mai scritto, preferendo sempre un tono scanzonato.

Qual è la storia di Fastweb? Fastweb non è autonoma. Nonostante la qualità, ha bisogno di appoggiarsi a telecom, di “affittare” le loro linee per garantire i servizi ai suoi abbonati. E la Telecom? La Telecom ingrassa nonostante perda utenti, se ne frega del numero. Un padrone di casa che alza l’affitto come gli gira, che se ne frega dei suoi affittuari, preferendo il lucro alla qualità. Non voglio santificare Fastweb, ma almeno i suoi operatori sono gentili, disponibili, competenti, seri. Vi riporto uno stralcio della conversazione avuta poco fa con una simpaticissima operatrice Telecom (vi giuro che è andata così):

-Pronto Telecom.
-Salve, ho sottoscritto un abbonamento con un altro gestore telefonico, ma il contratto è congelato. Pare che le vostre centraline siano inagibili.
-Sì.
-Mi sa dire quando torneranno agibili?
-Quando la situazione si stabilizzerà. Per ora non possiamo entrare.
-Non potete o non volete? Perché il centro storico dell’Aquila è di nuovo aperto e presto altre zone verranno dichiarate agibili. Ci si sta muovendo in fretta e, stranamente, bene. Quindi la mia domanda è: perché non entrate a vedere?
-La centralina a cui lei fa riferimento è affittata a Fastweb, è affar loro.
-E vostro, visto che hanno bisogno di un vostro tecnico per sganciarmi.
-Ora non è possibile. Quando la situazione si stabilizzerà…
-La smetta di ripetermi la stessa cosa (se non si capisce ero leggermente incavolato). Se io adesso volessi sottoscrivere un abbonamento con Alice non ci sarebbero problemi, vero? Il vostro tecnico si teletrasporterebbe nella centralina “di riferimento” senza alcun problema.
-Ma lei è con la concorrenza.
-E voi dovete offrire un servizio. Specie ora, vista la situazione che stiamo vivendo.
-La Telecom non è una associazione no profit. A noi non importa che siate terremotati.

L’ultima frase si commenta da sé. Una cosa ripugnante, come sparare sulla croce rossa. Penso che lo sgomento sia a dir poco condiviso. La cosa grave non è tanto il tono della conversazione, ma ciò che è stato detto. Parole gravi, parole offensive. Credo ci sia poco da aggiungere, se non  che questa è la situazione in cui stiamo vivendo. Facce sorridenti e solidali davanti alle telecamere, musi duri non appena si spegne la lucina rossa.

Schifo.


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