Mi sono giunte tantissime segnalazioni in merito ad una certa recensione. Pare sia incompleta, che si fermi alle prime 150 pagine (o erano 140?). Io non l’ho ancora letta e penso che aspetterò qualche giorno ancora. Ho altri problemi al momento, un “pochino” più importanti. Non che una recensione non sia importante, so bene che avendo pubblicato un romanzo sono tenuto a rispondere di determinate scelte. Quindi è un rimandare e basta.
Non amo fare polemiche. Prenderò atto delle critiche per migliorare e andrò avanti per la mia strada. Ma già so che le suddette critiche saranno condite di insulti e prese in giro (rivolte a me, nella più fortunata delle ipotesi o ad altri nella peggiore). Pazienza, che posso dire di più? Sempre nelle segnalazioni si fa riferimento alla presenza di una mappa “striminzita”, priva di dettagli. Solo a questo mi sento di rispondere ora, perché la colpa è solo ed esclusivamente mia. All’inizio la mappa non sarebbe dovuta comparire, perché fondamentale solo nei successivi volumi. Il romanzo è uscito a fine aprile, la decisione di inserirla è stata presa ai primi del mese. Purtroppo ho avuto problemi personali in quel periodo e sono riuscito ad inviare la mappa solamente pochi giorni prima dell’uscita, con la conseguente decisione di ritoccarla appena al computer.
Detto questo, vi auguro buona lettura.
@dorian: il non finire un libro è come dire uno dei diritti inalienabili di un lettore. Tuttavia non terminandolo un lettore di aliena quello di recensirlo. Puoi dire non mi piace lo stile ed è lento, ma non puoi dare un giudizio che abbia la visione complessiva. Quindi non ha senso porre la tua domanda avendo letto soltanto 100 pagine del testo.
Leggendo la recensione di Gamberetta questo appare evidente, cioè non sa cosa dire, allora llunga il brodo, ma senza veri argomenti, si limita a fare citazioni su citazioni di passaggi che stilisticamente non funzionano e prende per il sedere l’editor di Luca. Va bene ci può anche stare che ‘leditor abbia fatto degli errori. Ma resta il fatto intangibile che lei del romanzo non sa cosa dire. Non ci racconta se la storia coglie nel segno, non può dirlo.
Direi che Lauryn ha centrato in pieno l’approccio decapodiano autocelebrazione “specchio specchio delle mie brame…”
Non ho letto il libro, Luca, ma so per esperienza che quando lo stile è ostico è impossibile andare avanti nella lettura. Di conseguenza, se anche ci sono buone idee è impossibile scoprirlo, e Gamberetta di conseguenza ha parlato di ciò che ha letto. Francamente, non vedo il problema.
(Il form dei commenti non mi prende il link al sito. Potresti modificarlo e inserire il link al sito del WD? Grazie ^^)
Ayame, onestamente non penso di scrivere in aramaico. Le citazioni della recensione sono una decina su 150 pagine, poi il resto è soggettivo. Show don’t tell non è la regola. Basta leggere grandissimi autori come Coelho o Updike per accorgersene. E’ uno dei tanti modi di scrivere. Ma da qui a dire “non rispetti la regoletta ergo fai pena” ce ne passa. Poi io per primo dico che ho ancora tanto da imparare, che lo stile de “il silenzio di Lenth” è lontano dal mio stile attuale. Ma ripeto, non è aramaico.
PS: Modifico subito il link =)
Sì Luca, ma una recensione è un’opinione personale, sempre e comunque, perché l’oggettività è filtrata attraverso il proprio punto di vista ed è impossibile non farlo.
Quindi non puoi dirle ”hai torto”: secondo il suo punto di vista e lo schema di regole che preferisce il tuo libro fa pena. That’s all 🙂
Assolutamente, come ho detto prima “in questi casi non esiste la ragione”. Solo che avrei preferito una recensione vera, basata sull’intero romanzo. Se avessi cestinato tutti i romanzi dopo le prime 100 pagine mi sarei perso dei piccoli capolavori. Non sto dicendo che il mio lo sia, ma se inizia lentamente un motivo c’è. Non sono masochista ^^
Ayame hai perfettamente ragione.
Però c’è anche da dire che, Centi o non Centi, tutti i libri che ha recensito le facevano cagare, quindi c’è qualcosa che non va. O nel suo cervello o in chi la paga per fare queste recensioni stroncatrici 😉 (e chi ha orecchie per intendere intenda)
ma non credo la paghino per stroncare è che sa fare solo quello dai. E poi fare la massacratrice porta molte più visite e accessi che non essere corretti e dire non mi piace ma non per questo Luca è un idiota. Che poi è il suo stile di recensione.
@Lauryn, la recensione del libro di Luca era un regalo natalizio ai lettori del blog, e non ho problemi ad ammettere di essere una di quelle che l’ha richiesto a gran voce: le recensioni negative di Gamberetta mi divertivano moltissimo, ma a causa dell’amarezza che ultimamente ci mette non mi divertono più ;___;
@Luca: il tuo libro l’ha recensito per il motivo detto sopra, era vincolata a farlo ^^
Ayame, io spero solo che proverai a leggere il romanzo e a farti un’idea complessiva. Se poi darai ragione a Gamberetta fa niente, ma almeno lo farai a ragion veduta =)
Grazie per la risposta. Non insisto oltre perchè vedo che abbiamo idee diverse su come deve partire il libro, e siccome entrerei nel campo del soggettivo preferisco desistere.
@Layurin: Non sono d’accordo. Nessuno la paga per recensire romanzi, e, a meno che non sia masochista, non penso le piaccia recensirne di brutti. Semplicemente recensisce Fantasy che a volte le piacciono, a volte meno. Se per lei il livello attuale italiano fa schifo, e se tutti i libri “le facevano cagare” ci sarà un motivo: o da voti truccati unicamente per dire che quel libro fa schifo, oppure preferisce essere coerente con il suo metodo di valutazione piuttosto che fare del lecchinaggio gratuito. Comunque di rece positive ne ha fatte, basta saper guardare.