Recensione: Prodigium 2

p-2Ebbene sì, sono uno dei 64 prescelti! Uno dei pochi che ha avuto la fortuna di leggere questo libro in anteprima, in edizione limitata.

Non ho mai nascosto la mia preferenza per Prodigium. La reputo l’opera più matura di Francesco Falconi, sotto tutti i punti di vista. Estasia, nonostante i suoi tanti meriti, mi ha sempre dato l’impressione di stare stretta all’autore. Un mondo fanciullesco in cui forse si riconosceva solo in parte e che ha cercato di rivoluzionare in ogni suo romanzo, riuscendoci sempre per giunta. Prodigium invece parte da presupposti migliori: un universo ben costruito, personaggi ben delineati, un intreccio degno di questo nome e tematiche profonde.

Questo Prodigium 2 (anche se in verità si tratterebbe di un unico romanzo) non fa eccezione. Si riparte un anno dopo gli eventi della prima parte. Ritroviamo i nostri eroi, Alyssa, Ryan, Kaleb e Dafne alle prese con la loro nuova vita. Alyssa cerca se stessa con i combattimenti clandestini, Ryan non è riuscito ad affrontare la sua triste situazione familiare e ha ceduto all’alcol, Kaleb si è visto togliere dagli Ordinatori tutto ciò che aveva a cuore e Dafne ha realizzato tutti i suoi sogni, anche se solo in apparenza. I Prodigium si sono persi di vista, alla vigilia di una battaglia che segnerà la loro esistenza e quella degli altri “speciali”.

Protagonista indiscussa, a parer mio, Lady Naeel, qui al suo meglio. La sua capacità di manipolare il prossimo raggiunge l’apice, i suoi piani vedono infine la luce. Una donna disperata che cerca conforto nella vendetta; una vendetta che non riuscirà mai a soddisfarla del tutto. E se da una parte abbiamo l’oscurità dell’Acropoli delle Ombre, dall’altra troviamo l’oscurità della Conclave. C’è un traditore, non vi dico quale, e un intreccio di fondo che, as usual, riserverà più di una sorpresa.

Ricordate infatti i colpi di scena del primo volume? Ecco, in questo sequel ce ne saranno in abbondanza, alcuni prevedibili, altri impensabili. Il tutto condito con uno stile maturo, all’altezza della storia raccontata. Solo un piccolo appunto, una preferenza più che altro: Falconi utilizza spesso i dialoghi per evitare i molesti infodump (cosa che apprezzo), ma alle volte, nel bel mezzo di un’azione, rallenta il ritmo con intere facciate di riflessioni. Specie nel finale, che dovrebbe essere un tantino più veloce dei capitoli precedenti. Non è una vera e propria critica, né un errore; solo una questione di gusti. Per il resto un romanzo che consiglio a tutti i lettori di fantasy, a quelli che cercano una storia complessa e che sono disposti ad accettare i colpi di scena sgraditi.

Come la storia dei Prodigium che mi ha sconvolto non poco…

Voto: 8/10

28 Comments

  1. ma sai che le tue parole mi hanno rasserenato?
    un giudizio che viene da uno scrittore suona molto più credibile alle mie orecchie.
    io sono ancora alle prime pagine, ma devo ammettere che il falco è migliorato in maniera esponenziale. dannato pennuto! 😉

  2. Luca ma c’è anche Anobium su questa versione del libro O.O a me è piaciuto il racconto, in particolare il riferimento all’uomo che lanciava …messaggi nelle bottiglie XD ti prego dimmi che non sono l’unico che l’ha interpretato così

  3. visto che il personaggio ti è piaciuto, ti invito a leggere la mia intervista a Lady Naeel tutta incentrata su P2. ovviamente sul mio blog! 😉

    p.s. molto sodisfatta dalla lettura, anche se….

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