Recensione: La Ragazza che Rubava le Stelle

ragazza_stelle“È notte e il silenzio avvolge la baia di Salem. Zee Finch è ferma sul molo e fissa il mare. Il tempo pare essersi fermato. Le stelle brillano nel cielo senza luna e si riflettono sulle acque dell’oceano disegnando un sentiero luminoso. Una volta Zee conosceva bene quel sentiero. Aveva tredici anni e passava le notti in mare aperto a guidare barche rubate, ma trovava sempre la strada di casa grazie alle stelle. Eppure, un giorno, aveva perso quella rotta, e aveva giurato a sé stessa di non percorrerla più. Perché quel giorno sua madre si era suicidata, all’improvviso. Zee era fuggita da tutto e da tutti, dedicandosi agli studi in psicologia. Sono passati quindici anni da allora. Ma adesso è venuto il momento di ripercorrere quella rotta perduta. Il suicidio di Lilly Braedon, una delle pazienti più difficili di Zee che ora fa la psicoterapeuta, la costringe a fare ritorno. Le analogie fra il caso della donna e quello della madre sono troppe. Zee è sconvolta, ma non ha altra scelta: l’unico modo per fare luce sulla morte di Lilly è capire la verità sul suo passato irrisolto. Un passato pieno di menzogne e segreti che molti, nella chiusa comunità di Salem, hanno cercato di rimuovere. Zee non si può fidare di nessuno. Forse nemmeno di suo padre, ormai un uomo vecchio e malato. Non le resta che fare affidamento su sé stessa, imparare a non dare nulla per scontato, rimettere tutto in discussione, anche quando la fuga sembra l’unica via d’uscita. Ma deve fare in fretta. Perché una nuova spirale di violenza rischia di rendere ogni sforzo vano. La verità corre su un’unica strada, che Zee ha dimenticato per troppo tempo ma che, se troverà il coraggio di ripercorrerla, la porterà a casa. Qui potrà finalmente realizzarsi il destino che le spetta.”

Esce il 25 novembre ma sta già facendo parlare di sé. La Ragazza che Rubava le Stelle non è il seguito de La Lettrice Bugiarda, ma una storia più matura. Nonostante i molti punti di contatto tra i due romanzi (più un piccolo crossover sulla lettura del pizzo), le tematiche di quest’ultima fatica di Brunonia Barry sono più adulte. Vissute. Vere. Con una scrittura elegante che più di una volta mi ha ricordato Updike e un’incisività della scuola di Salinger, l’autrice delinea personaggi credibili, uomini e donne che chiunque potrebbe incontrare per strada o scoprire già di conoscere.

Dimenticate i piccoli errori di stile de La Lettrice Bugiarda, suo romanzo d’esordio. Ne La Ragazza che Rubava le Stelle la scrittura è matura. Bastano poche parole per introdurre e descrivere un personaggio. Ed è qui che mi è tornato in mente Updike, la capacità di dipingere un volto evitando di tratteggiarne i lineamenti ma partendo dai piccoli dettagli, dalle piccole abitudini. Basta una citazione di Yeats per dirci che tipo d’uomo è Melville o un uovo sul fondo del caffé per mostrarci il carattere di Zee, la protagonista. Una ragazza tormentata dal passato ma anche dal presente, da una sua paziente che non è riuscita a salvare dal suicidio. Una paziente che ha molto in comune con sua madre, a partire dal suicidio fino ad arrivare alla sua vita personale.

Mi ha sorpreso l’approccio alle tematiche omosessuali, la dolcezza ma anche incisività con cui vengono affrontate. Sin dalle prime pagine scopriamo che il padre di Zee è gay e che Melville, il suo “amico”, è il suo compagno da molti anni. Assistiamo a scorci del passato, alle reazioni di una Zee bambina prima e di una Zee adulta poi, più matura. Una donna che si prende cura del padre, malato di Parkinson, e che, pian piano, scoprirà cosa è accaduto davvero alla sua paziente e, soprattutto, a sua madre.

Ritroviamo come sempre le atmosfere de La Lettrice Bugiarda, una Salem misteriosa e oscura, con le sue strade affollate di turisti, il porto avvolto dalla nebbia e l’aria colma di salsedine. Ancora una volta la magia sarà presente in modo inconsueto, con piccoli gesti, piccoli avvenimenti, aliti di vento appena accennati. Perché la magia, come lascia intendere Brunonia Barry, non è fatta solo di colori e forme visibili, ma anche di sensazioni. E di sensazioni questo romanzo è pieno.

Se avete amato la Lettrice Bugiarda e vi siete divertiti a “leggere il pizzo”, non potrete che perdervi, di nuovo, nella misteriosa Salem de La Ragazza che Rubava le Stelle.

Voto: 9/10

5 Comments

  1. Ciao! Che bello mi mancavano i tuoi consigli per gli acquisti! Ho letto la lettrice bugiarda ma non mi è piaciuto tantissimo. Se però dici che questo romanzo è meglio allora una possibilità glie la do! Mi scrivo subito il titolo e il 25 corro in libreria!!!

  2. io non ho letto la lettrice ugiarda, ma sto leggendo questo, e devo dire che mi sta appassionando molto,in confronto ad altri libri è scritto in modo molto coinvolgente,cosiglio di leggerlo 🙂

  3. ho letto il libro e l’ho trovato mollto interessante e coinvolgente.
    vi consiglio la lettura

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