Andare Avanti, Pensare al Futuro

Andare avanti, pensare al futuro. Sono questi i due pensieri che dominano le giornate di noi abruzzesi. C’è chi, come i miei genitori, si concentra sul presente, si rifiuta di prendere in considerazione l’idea del cambiamento; e poi ci sono quelli come me, che già pensano a cosa fare del loro futuro. Trasferirsi? Terminare gli studi? Trovarsi un lavoro? Ricominciare da zero? Il distacco dalla famiglia è già di per sé traumatico, ma in queste condizioni poi… di traumi ce ne sono già stati abbastanza, non trovate?

Sono passati solo pochi giorni eppure sembra un’eternità. Un’eternità fatta di noia, giornate uguali, mancanza di obiettivi. Assenza di amici. E pian piano ha preso a sorgere il pensiero: trasferirsi! Subito! Al più presto! Senza guardarsi indietro! Dritto in avanti, no drama. Bellissime parole, indubbiamente, ma con un basso tasso di fattibilità. Personalmente mi ci vedrei in una grande città, Roma ad esempio. Ricominciare, appunto, da zero, crearmi un nuovo ambiente, cercando un lavoro magari.

Ma forse sono pensieri frettolosi, che il tempo contribuirà a modellare, a rendere fatti. Chi lo sa, io vorrei saperlo! Per ora mi sto limitando a rendere abitabile questo posto, dicendo tra me e me “tu dormi su un divano, c’è gente che non ha più nemmeno una casa.” Nessuna lamentela dunque, qualche senso di colpa. Sto anche pensando di tornare a L’Aquila per qualche giorno a fare volontariato assieme ad S., che si trova lì. Tutto può essere!

xoxo

Luca

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