Un Romanzo Difficile

Sono tornato da Londra da una settimana ma solo oggi riesco a trovare il tempo di scrivere. Che dire, Londra è una città splendida, ancora più colorata di quanto ricordassi, piena di odori e voci diverse, di un clima che difficilmente si respira persino nella più grande città italiana. Questo perché non conta la grandezza ma la mentalità, una mentalità che noi qui ci sogniamo, lontana anni luce dalla nostra cultura. Libertà di espressione a tutto tondo, una libertà che non dà fastidio a nessuno, rispettosa della libertà degli altri e dei loro pensieri.

Il ritorno a casa però è stato un po’ traumatico, vista la settimana piena di esami che mi aspettava. Ne ho avuti ben sei e a febbraio ce ne saranno altri due, gli ultimi prima di giugno. Dovrei essere stanco e persino un po’ esaurito, ma in realtà non è così. Quando sono sotto pressione infatti riesco a dare il meglio di me, riesco a fare tremila cose insieme e persino a trovare il tempo di scrivere tra un saggio di Mill e uno di Barraclough.

Tornando a noi, vi ho già parlato dei progetti che vedranno luce quest’anno, come Stirpe Infernale, ma solo ora posso anticiparvi qualcosina su un nuovo progetto. Verrà pubblicato da Piemme ed è una storia a tinte dark, una storia del passato rivisitata e ambientata in un periodo non molto lontano. Vorrei essere meno vago ma per il momento non è possibile.

Volevo però confidarvi che ho anche un altro romanzo nel cassetto, anche se lo considero il Romanzo. Non ha ancora un titolo ma lo sto scrivendo da anni. Ogni volta sistemo la storia, i personaggi, correggo il tiro, rivedo lo stile e ogni volta non sono mai del tutto soddisfatto. Considerate che ho scritto solo una ventina di pagine. Questo perché ogni riga è come un pugno nello stomaco e ogni personaggio che prende forma chiede qualcosa in cambio.

Per questo lo chiamo il Romanzo, perché sono sicuro che quando riuscirò a finirlo, a finirlo davvero, potrò definirmi davvero uno scrittore. Molti si definiscono scrittori con troppa facilità, ma non è questo il mio caso. Essere scrittori non si compra né è un diritto. E’ un privilegio e i privilegi sono figli della responsabilità e del talento. E il talento, per completare il cerchio, non si compra, ma si coltiva. Per questo, come dicevo, vedo il Romanzo come il solo e unico Romanzo che, ora come ora, rappresenta una vera e propria sfida. Non vi parlerò della storia o dello stile, né delle tematiche. Non sono importanti, non quanto il messaggio almeno. E il messaggio è tutto in divenire, cambia e si trasforma ogni giorno. Crescendo. Sperimentando. Sbagliando.

6 Comments

  1. Ciao Luca, ben tornato da Londra prima di tutto.
    Domanda di rito: il nuovo progetto per Piemme a tinte dark non ha niente a che vedere con il tanto sospirato (e atteso) seguito di Lenth, giusto?

    Non esaurirti troppo per lo studio 😉

  2. Ciao Ezio.

    No, il nuovo progetto “a tinte dark” è un romanzo autoconclusivo a cui lavoravo da un paio d’anni. Nessuna saga o trilogia 🙂

  3. sensazione che condivido, anche io quando sono sotto pressione in genere do il meglio: la mente cerca ordine, e stranamente faccio le cose meglio e speditamente.
    Londra poi può essere stata sicuramente una spinta culturale non da poco.
    i miei complimenti, non vedo l’ora di iniziare “il club dei disoccupati”, mi sa che lo comincio mentre proseguo Cronache del ghiaccio e del fuoco per cambiare genere 😀

  4. Bentornato! Vedo che hai molti progetti su cui lavorare 🙂
    Sappi che anch’io lavoro da molto tempo su un romanzo, ma è strano: ne ho già scritto uno, autoconclusivo, e l’ho fatto speditamente, non sapendo niente della trama o dell’intreccio, e alla fine ne è uscita una storia a incastro che mi ha soddisfatto molto. Ora: ho questa trama in mente da tempo, alcuni personaggi, e ho scritto solo un abbozzo del primo capitolo, che modifico in continuazione. Anch’io ripongo molta fiducia in questo mio Progetto.

    Comunque, qui si parla di te: in bocca al lupo, e non vedo l’ora di avere degli aggiornamenti 🙂

    PS: cercherò di procurarmi il Club dei Disoccupati al più presto!

  5. Sai Lycan, in realtà non c’è una regola fissa da seguire quando si scrive. Si può scrivere di getto, come hai fatto tu col tuo primo romanzo, o procedere con meticolosità, progettando la storia, i personaggi, scegliendo l’ambientazione, il periodo storico ecc. Il secondo approccio però è quello che preferisco, mi dà molta più soddisfazione!

    Ps: Crepi il lupo e fammi sapere poi, quando hai letto il Club! ;D

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