Recensione: Moonacre (Il Film)

moonacrePremetto che non ho letto il libro, però ho amato il film. Non solo perché la protagonista è Lyra de “La bussola d’oro”, ma anche per la splendida fotografia e il dolce gusto retrò che siamo oramai abituati a snobbare. Leggendo online, noto che in molti si sono infatti soffermati sui “pessimi effetti speciali” e poco sul resto.

Siamo davvero arrivati a questo punto? Se un film è fantasy allora deve necessariamente contenere esplosioni colorate e lucine ovunque? Io direi di no. Anche perché lo stesso “Labirinto del Fauno” (capolavoro), pur essendo una fiaba, possiede più elementi dark che fantastici. Ma, come tutti i lavori fantasy, è stato snobbato dalla critica. Dopotutto si tratta di un genere per bambini, perché non premiare Pinco Pallino che parla della condizione di Tizio nel paese di Caio? Anche se è scritto con i piedi, anche se è ricolmo di banalità. Almeno non è fantasy!

Ma torniamo a noi. “Moonacre” ha una storia molto semplice, ma anche molto complessa: due famiglie, De Noir e MaryWeather, sono in contrasto tra di loro. La principessa della luna maledice allora entrambi i clan, che avevano lottato per il possesso delle magiche perle di Luna: alla 5000esima luna, se le famiglie non si riappacificheranno, moriranno tutti.

Ok, ammetto che la trama è stringata e non del tutto corretta, ma non voglio anticiparvi troppo. Vi basti sapere che i De Noir vestono di nero e i MaryWeather di bianco. All’apparenza una emerita scemata – il male è nero e il bene è bianco – sotto sotto una trovata intelligente. Sì, perché anche i bianchi provano odio e gelosia, così come i neri possono amare e soffrire.

La sceneggiatura è sopra la media, ma quello che colpisce è l’ambientazione. Viva, protagonista, spumeggiante, gioiosa, romantica, scena-moonacrema anche selvaggia e raccapricciante. Gli effetti speciali sono volutamente retrò, come uno sfondo dipinto. I personaggi si muovono sul palco, non interagiscono con quello che è alle loro spalle. Una recitazione che mi sento di definire “inglese”, fatta di gesti e espressioni misurate, non solo di smorfie e mimiche facciali portate all’eccesso. L’immobilità è spesso opprimente, ma proprio per questo lo spettatore prova paura e sorpresa, al minimo movimento. Movimento che sarebbe passato inosservato in un altro tipo di produzione, più pacchiana forse.

I personaggi sono stati tratteggiati benissimo, per mezzo delle inquadrature. Non so bene come spiegarvelo, ma ci sono scene in cui l’ambiguità morale di alcuni trapela dal modo in cui vengono ripresi. Non entrerò nel dettaglio, ma ditemi se capita anche a voi, durante la visione. Questo non vuole dire che gli attori non siano all’altezza, anzi. Natascha McElhone e Dakota Blue Richards sono meravigliose, così come gli altri. Solo che è strano trovare in un fantasy una ricerca così accurata del metodo narrativo (o, più in generale, di qualunque cosa che vada al di là della fotografia e dei costumi). Questa volta non è sarcasmo, ma la pura e triste verità. Le produzioni fantasy sono spesso senza pretese, create col solo scopo di sfruttare la scia del momento senza alcun guizzo artistico.

“Moonacre” è quindi una fiaba affascinante, che vi consiglio davvero di vedere.

Voto: 8/10

34 Comments

  1. sapete dirmi quando manderanno di nuovo in onda il film dopo il 21 giugno?
    ho visto il film per ben 2 volte e mi è piaciuto molto e vorei rivederlo ancora potete rispondermi appena avete notizie?
    grazie in anticipo

  2. il film è stato spettacolare anche se privo di effetti speciali è stato magico.
    i personaggi sono stati recitati magnificamente e gli attori sono stati davvero bravi.
    sono stata sorpresa di come dakota abbia saputo imitare con maestria una ragazza di 13 anni avendone ben 16 e uguale per robin che ne ha 22.
    una cosa da nn crederci sono così grandi ma ne dimostrano di meno
    comunque il film è stato bellissimo e drovebbero fare anche il secondo anche se ci vorranno 2 anni prima che esca in televisione ma 1 solo se si va al cinema.
    speriamo bene

  3. Già, speriamo che esca un secondo film. Il primo mi ha colpito proprio perché quasi del tutto privo di effetti speciali, incentrato sulla recitazione degli attori e su una sceneggiatura azzeccata =)

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