Recensione: Dollhouse

dollhouseSono passati giorni dall’ultima recensione approdata sul blog. Questa volta però non si tratta di un libro, ma di un telefilm. Un telefilm di cui si è da poco conclusa la prima stagione in America e che è stato fortunatamente rinnovato per un altro anno. Dico fortunatamente perché gli ascolti non sono stati eclatanti. In questi casi non si parla di colpe, ma se posso dire la mia, la Fox ha sbagliato a scegliere lo “slot” per questa serie. Prima è stata accoppiata al – purtroppo fallimentare – “Terminator: The Sarah Connor Chronicles”, poi a “Prison Break”, che in questa stagione non ha di certo brillato per gli ascolti.

Ma passiamo alla storia. Premetto che ho visto solamente la prima puntata, quindi poco e niente. Eppure un’idea me la sono già fatta. E’ proverbiale la mia ammirazione per Joss Whedon, creatore di questa serie e della sempreverde “Buffy, the Vampire Slayer” (con spin-off anessi) quindi sarò a dir poco di parte. La storia è quella di Echo, una ragazza che si è unita ad una misteriosa organizzazione che ha come mission quella di aiutare il prossimo. Echo è stata privata della memoria e, per ogni cliente che si rivolge all’organizzazione, lei riveste un ruolo diverso. Le vengono impiantate memorie nuove ad ogni incarico. La figlia di mr.X è stata rapita? Echo assume le memorie di un negoziatore, con tanto di handicap fisici e background alle spalle. Studiato in dettaglio, ovviamente

Da questa prima puntata, per forza di cose, non si può dedurre molto. Non si capisce, diciamo, l’andazzo che vuole prendere la serie. Procedurale? Drama? Chi lo sa. Sta di fatto che è difficile empatizzare col personaggio di Echo, con quella che dovrebbe essere la protagonista. Specie se in ogni episodio assume caratteristiche differenti. I personaggi cambiano di settimana in settimana, non appena lo spettatore simpatizza per uno ecco che se lo vede svanire da sotto gli occhi. Tanto geniale non mi sembra questa trovata.

Però ho fede. Fede in Joss Whedon, sempre all’altezza, con sceneggiature perfette, prive di sbavature e dialoghi da far impallidire i migliori sceneggiatori di Hollywood. E non sto scherzando. Chiunque abbia visto “Buffy” può confermarlo e non parlo di poche, sporadiche puntate, ma di stagioni intere. Saltare di episodio in episodio equivale a leggere un discorso dalla fine all’inizio, senza coerenza. E tutte le creature di Joss Whedon sono discorsi diretti verso un preciso obiettivo. Se si salta anche solo un punto ecco che non si riesce più a comprendere il quadro generale.

Adesso sono proprio curioso di vedere dove questa serie andrà a parare. Mi aspetto grandi cose. Tutti sanno che Whedon parte sempre in sordina prima di sorprendere lo spettatore. Ogni suo precedente lavoro ne è la prova!

6 Comments

  1. I primi episodi sono abbastanza lenti, purtroppo. Sono loro i “responsabili” dei bassi ascolti, temo.

    Poi la serie ingrana… ti dico solo che ci sono due trame principali: una è l’agente Ballard che indaga su Dollhouse per salvare Caroline, l’altra è… non posso dirla questa, si svela poco a poco.

    C’è sempre l’ironia di Whedon, ci sono spunti interessanti di riflessione riguardo gli Active e il loro utilizzo.

    Una buona serie, e in più nella versione dvd ci sarà un 13° episodio non andato in onda, quello famoso al quale ha partecipato anche Felicia Day!!

  2. Sto vedendo proprio ora il secondo e ti dirò, anche se è lentino mi sta prendendo parecchio. Sarà che mi vengono le lacrime agli occhi quando vedo la ex Faith di “Buffy” e la ex Fred di “Angel”. Ah, quanti ricordi!
    Per ora la parte pesante è proprio quella di Ballard, mi ricorda l’agente Ellison; in quel caso le cose si fecero interessanti quando incontrò Sarah Connor. Speriamo quindi che faccia presto passi avanti col caso “Dollhouse”! La seconda trama orizzontale è forse quella del tipo “ignudo” che si vede sul finire della prima puntata? Il tale che guardava il video di Caroline per intenderci. Mi fa tanto pensare ad un ex Active scappato e legato a Echo in qualche modo. Chissà se c’ho preso… non dirmelo!!!

    Felicia Day è un mito! Voglio l’episodio assolutamente! Come potential slayer era perfetta, inquietante al punto giusto =D

  3. Premetto che ammiro molto Eliza Dushku (ho visto sia Buffy sia Tru Calling),
    quindi il fatto di vederla come protagonista in una nuova serie Fox
    (dopo la “chiusura anticipata” del bellissimo Tru Calling ç_ç)
    conferma la sua bravura^^
    Che dire, davvero interessante ;D

  4. Eliza Dushku è il mio mito! Credevo potesse interpretare solo pochi ruoli – per lo più da ragazza ribelle – e invece mi sono dovuto ricredere. Dopo un paio di episodi dall’interpretazione incerta, ha dimostrato presto di essere molto versatile!

  5. Ho finito di vedere la prima serie e devo dire che il telefilm mi ha un pò deluso. Forse dopo Buffy e Firefly mi aspettavo troppo, o un genere diverso, invece Dollhouse è molto più introspettivo e minimalistia, e più concentrato più pochi concetti. Non so spiegare esattamente la mia perplessità, gli ultimi episodi sono belli, ma non bastano a risollevare una srie che fino al terzultimo episodio non prendeva una sua direzione, e poi bum bum bum rivelazioni a catena, dal nulla al troppo.

    Ora ho in programma di vedere Eureka, un telefilm di ormai qualche anno fa. L’hai mai visto? Promete bene. Incrociamo le dita. Se non l’hai mai visto ti consiglio di vedere Wonderfalls, un telefilm di una sola stagione carinissimo.

  6. Weirde, ho avuto la tua stessa impressione sulla prima stagione. Purtroppo Whedon non sapeva bene che direzione prendere, anche a causa delle pressioni del network. La seconda è tutta un’altra storia, te lo assicuro. E’ senza dubbio la migliore, anche perché non ci sono episodi filler!

    Di Eureka ho guarducchiato qualche puntata ma non mi ha colpito. Mi è sembrato troppo “pacchiano”, facilone per così dire :/

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