Addio Lost

Ci siamo. La fine non è vicina, è proprio arrivata. Sono passati sei anni, sei stagioni, una marea di episodi incasinati e intriganti. Ho riso, ho pianto, mi sono incavolato e poi mi sono ricreduto. Le prime due stagioni sono state un qualcosa di unico. Nel rivederle adesso, mi accorgo che giravano attorno alle vite dei personaggi e ad un unico, grande mistero: chi sono gli Altri? Che cosa vogliono?

Dalla terza stagione in poi le domande sono aumentate. Cos’è la Dharma? A cosa servono tutte le varie stazioni sotterranee e non? Certo, c’era anche il fumo nero, ma è stato sempre dato per scontato, come un elemento di contorno.

Poi è arrivato Jacob. E con Jacob la domanda è tornata di nuovo una: è possibile che tutto quello che abbiamo visto finora non sia che uno sputo nel mare dell’ignoranza? E se i personaggi non fossero che pedine in un gioco ben più grande?

Lost è questo: domande, domande, domande. E’ qui che dà il suo meglio, non quando cerca di dare delle risposte. Ancora non vedo la series finale, aspetterò stasera. E’ sicuro però che il mio giudizio su questa serie non cambierà, a prescindere dall’epilogo.

Per ora voglio ricordarla così:

<- CLICK HERE ->

1 Comment

  1. Ci siamo. La fine non è vicina, è proprio arrivata. Sono passati sei anni, sei stagioni, una marea di episodi incasinati e intriganti. Ho riso, ho pianto, mi sono incavolato e poi mi sono ricreduto. Le prime due stagioni sono state un qualcosa di unico. Nel rivederle adesso, mi accorgo che giravano attorno alle vite dei personaggi e ad un unico, grande mistero: chi sono gli Altri? Che cosa vogliono?
    +1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.